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Le decorazioni del carretto siciliano e il loro significato

Sebbene il carretto siciliano sia nato come semplice mezzo di trasporto, nel tempo ha acquisito un valore che va ben oltre la sua funzione pratica. In breve tempo il carretto ha smesso di essere soltanto un veicolo per spostare cibo, merci e oggetti lungo le strade spesso impervie dell’isola: si è trasformato in una vera e propria tela in movimento, capace di raccontare storie, trasmettere valori e proteggere chi lo guidava.

In un’epoca in cui le vie erano insicure e spesso minacciate dai briganti, le decorazioni avevano anche un significato apotropaico, ossia di protezione contro i pericoli del viaggio. Le superfici del carretto si trasformavano così in un libro illustrato fatto di colori e simboli. Molte scene raffiguravano episodi religiosi, con santi e immagini sacre che richiamavano la protezione divina. Accanto a questi soggetti, trovavano spazio le gesta cavalleresche dei Paladini di Francia, tratte dai poemi epici medievali, che rappresentavano coraggio e fedeltà. Non mancavano passi biblici, celebri scene teatrali o episodi della letteratura cavalleresca, ampiamente diffusa in Sicilia. Accanto a questi temi “alti”, i pittori non dimenticavano il quotidiano: cacce, battaglie o scene di vita popolare, che restituivano uno spaccato reale della società del tempo. A completare il quadro c’erano i simboli identitari della Sicilia, come la Trinacria, figure mitologiche ed elementi naturali, che rafforzavano l’orgoglio di appartenenza.

La bellezza del carretto era amplificata dalla tecnica pittorica. I maestri carrettieri utilizzavano quasi esclusivamente colori ad olio, che si legavano meglio al legno, offrendo tonalità vivide e durature. Rosso, blu, verde e giallo si intrecciavano in combinazioni brillanti, trasformando ogni carretto in un’opera d’arte ambulante. Oltre all’aspetto estetico, i colori ad olio svolgevano anche una funzione pratica: proteggevano il legno dall’usura e dagli agenti esterni, prolungandone la vita.

Ecco come il carretto siciliano divenne in poco tempo un simbolo complesso: strumento di lavoro, mezzo di protezione spirituale, ma anche manifesto culturale e identitario. Ancora oggi, la sua decorazione incanta per la ricchezza di dettagli e per la capacità di racchiudere, in pochi metri di legno dipinto, secoli di storia, fede e tradizione. Un’eredità che continua a stupire e che rimane tra le espressioni più autentiche dell’arte popolare siciliana.